CARLO ZINELLI cinquant’anni dopo
Carlo Zinelli (San Giovanni Lupatoto 1916 – Verona 1974), artista di matrice outsider riconosciuto a livello internazionale, lasciava questo mondo cinquanta anni fa. Il suo significativo percorso artistico, che intreccia indissolubilmente arte e vita, è stato oggetto di studi e approfondimenti, confluiti nell’istituzione, nel 1996, della Fondazione Culturale Carlo Zinelli (FCCZ) che si propone di tutelare la memoria e l’opera dell’artista e di divulgarne la conoscenza. Nell’anno del cinquantesimo anniversario della morte, la Fondazione e ArtVerona danno vita ad un’importante rassegna che racconta, attraverso una scelta rappresentativa di opere, l’avventura nell’arte di Carlo, entrato a far parte della Compagnie de l’Art Brut (fondata da Jean Dubuffet nel 1947) e oggetto di un Cahier a lui dedicato nel 1966, quale riconoscimento del lavoro di un maestro dell’arte non-culturale.
Carlo Zinelli, Uomo barbuto bianco e “fiammiferi” con sfondo a mandorle, 1962 ca., tempera su carta, 35x50 cm, Collezione Alessandro e Oliana Zinelli
Fondazione Culturale Carlo Zinelli, istituita dalla famiglia dell’artista insieme all’Amministrazione
Comunale di San Giovanni Lupatoto, è oggi promotrice di un progetto triennale che intende
riportare l’attenzione sul lavoro di Carlo a partire dall’anno in corso – il 2024, che appunto segna i 50 anni dalla morte – e si concluderà in concomitanza con i 110 anni dalla nascita, nel 2026. Tale progetto, dal titolo Disegno, dunque sono¹, prevede una serie di eventi – alcuni dei quali già realizzati – volti a diffondere e approfondire la conoscenza dell’artista e parallelamente a invitare a una riflessione sulla storia di Carlo, nella sua dimensione poetica, tragica, culturale e sociale. In questo contesto ben s’inserisce la presenza in ArtVerona, con una scelta di opere paradigmatiche dell’intero percorso artistico di Carlo, fra tempere, collage e, eccezionalmente, sculture, accompagnate da materiale informativo disponibile su diversi supporti. Un importante approfondimento verrà dalla conversazione con un’ospite speciale, la dottoressa Anic Zanzi, curator presso Collection de l’Art Brut, Lausanne, istituzione che conserva un centinaio di opere di Carlo Zinelli.
¹il progetto ha contribuito in modo sostanziale a far conquistare all’amministrazione comunale di San Giovanni Lupatoto il titolo di Città Veneta della Cultura 2024.
Il progetto è a cura di Moduli D’Arte per Fondazione Culturale Carlo Zinelli
www.carlozinelli.it | www.modulidarte.it
Carlo Zinelli, Uomo panciuto viola, omini rossi e viola e quattro fori di sigaretta, 17 agosto 1967, tempera su carta, 70x50 cm, Collezione Alessandro e Oliana Zinelli
Carlo Zinelli, Figura a cavallo rossa e cavallo giallo, 24 ottobre 1967, tempera su carta, 70x50 cm, Collezione Alessandro e Oliana Zinelli
Carlo Zinelli (San Giovanni Lupatoto, Verona 1916 – Chievo, Verona 1974), trascorse la maggior parte della propria vita all’interno del Manicomio di San Giacomo alla Tomba, Verona, dove venne rinchiuso nel 1947, dopo una serie di ricoveri e la grave diagnosi di schizofrenia paranoide. Il motivo scatenante della sua condizione resterà sempre un mistero, ma coincide con la sua breve permanenza in terra di Spagna nel 1939, durante la guerra civile. Nel 1957, dopo dieci lunghi anni di oblio, un bizzarro incrocio di destini porta all’ospedale di San Giacomo uno scultore scozzese, Michael Noble che, insieme alla moglie Ida Borletti e agli psichiatri Mario Marini e Cherubino Trabucchi decide di avviare un atelier d’arte all’interno del manicomio. L’esperimento ha successo e il paziente-artista più promettente si dimostra Carlo Zinelli, che da quel momento si dedicherà con infaticabile cura alla pittura realizzando oltre mille opere, principalmente dipinti tempera su carta ma anche collages e alcune sculture. L’opera di Carlo Zinelli viene in seguito presentata dallo psichiatra Vittorino Andreoli a Jean Dubuffet e alla costituenda Compagnie de l’Art Brut della quale diverrà uno degli artisti simbolo: la Collection de l’Art Brut di Losanna custodisce oggi un centinaio di opere del nostro artista. Seguiranno molte importanti esposizioni, anche negli anni successivi alla morte di Carlo.